Conoscete tutto dell’identità di Robin Hood?
Come bene sappiamo, Robin Hood, nei manoscritti più antichi compare come “Robyn Hode”, è un eroe popolare del Regno Unito, che ha ispirato alcune opere della letteratura britannica. È un personaggio metà storico e metà leggendario, probabilmente frutto della fusione del personaggio realmente esistito, bandito o nobile sassone decaduto, con le preesistenti leggende di un dio della foresta. Nella versione moderna della leggenda lo si immagina come un generoso giustiziere abilissimo nell’uso dell’arco, che rubava ai ricchi per dare ai poveri e che restituiva ai cittadini le ingenti tasse raccolte dallo Sceriffo di Nottingham.
Nella cultura popolare i racconti di Robin Hood e della sua banda sono solitamente associati con l’area della foresta di Sherwood e la Contea di Nottingham, malgrado la maggior parte degli storici lo indichino come originario dello Yorkshire.
Alcuni studiosi sostengono che la figura di Robin Hood derivi da preesistenti miti celtici. Margaret Murray lo ricollega ad un nume dei boschi, caratterizzato da corna di cervo, venerato in particolare nella feste di Calendimaggio, il cui culto risalirebbe alla Preistoria.
Ad avvalorare la tesi del mito e non della storicità del personaggio, possono concorrere i personaggi che costituiscono la banda che accompagna Robin Hood nelle sue avventure. Benché i personaggi più noti della saga siano apparsi nelle ballate popolari solo molti secoli dopo il contratto storico che fa da cornice alla saga di Robin Hood, in verità solo alcuni di essi, molto pochi, possono esser sicuramente identificati in qualità di persone contemporanee all’epoca storica in cui si svolsero i fatti tramandati. Lady Marian, Lo Sceriffo di Nottingham, Little John, Frate Tuck, per citarne alcuni, tutti frutto della fantasia letteraria.
Secondo Robert Graves, che riprende le teorie della Murray, Robin non è il diminutivo di Robert, ma probabilmente nome pre-teutonico, che significa ariete, come l’ariete (robinet) che orna i rubinetti delle fontane pubbliche. Robin Hood sarebbe da identificarsi con Robin Goodfellow, Buondiavolo (divinità boschiva in seguito ridotta a semplice folletto, reso famoso secoli dopo da William Shakespeare nel Sogno di una notte di mezza estate), che come ariete-diavolo è rappresentato in diverse illustrazioni di almanacchi.
Da questo punto di vista Robin è dunque il dio dell’anno nuovo, che lotta e vince contro il Vecchio Inverno. Ogni anno si celebrava il rito dell’uccisione del Re dell’anno vecchio, il “Re del Malgoverno”, con pantomime nelle quali i vari personaggi venivano rappresentati da improvvisati attori, come si può ancora vedere in qualche presepe vivente: Robin inseguiva il Re Vecchio e lo impiccava alla quercia (la stessa da cui si tagliava il ceppo), dopodiché un monaco rinnegato di nome Fra Tuck, ne celebrava le nozze con Marian.