Il treno ha fischiato (di Luigi Pirandello) |
Gli articoli - I racconti |
Lunedì 07 Gennaio 2013 10:16 |
Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici... e lo ripetevano tutti i compagni d'ufficio, che ritornavano a due, a tre, dall'ospizio, ov'erano stati a visitarlo. Pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini scientifici, appresi or ora dai medici, a qualche collega ritardatario che incontravano per via: Frenesia, frenesia. Encefalite. Infiammazione della membrana. Febbre cerebrale. E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo così contenti, anche per quel dovere compiuto; nella pienezza della salute, usciti da quel triste ospizio al gajo azzurro della mattinata invernale. Morrà? Impazzirà? Mah! Morire, pare di no... Ma che dice? che dice? Sempre la stessa cosa. Farnetica... Povero Belluca! E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell'infelice viveva da tant'anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso. Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s'era fieramente ribellato al suo capo ufficio, e che poi, all'aspra riprensione di questo, per poco non gli s'era scagliato addosso, dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse d'una vera e propria alienazione mentale. Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare. Circoscritto... sì, chi l'aveva definito così? Uno dei suoi compagni d'ufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz'altra memoria che non fosse di partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, libri mastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre d'un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi. Orbene, cento volte questo vecchio somaro era stato frustato, fustigato senza pietà, cosi per ridere, per il gusto di vedere se si riusciva a farlo imbizzire un po', a fargli almeno drizzare un po' le orecchie abbattute, se non a dar segno che volesse levare un piede per sparar qualche calcio. Niente! S'era prese le frustate ingiuste e le crudeli punture in santa pace, sempre, senza neppur fiatare, come se gli toccassero, o meglio, come se non le sentisse più, avvezzo com'era da anni e anni alle continue solenni bastonature della sorte. Inconcepibile, dunque, veramente, quella ribellione in lui, se non come effetto d'una improvvisa alienazione mentale. Tanto più che, la sera avanti, proprio gli toccava la riprensione; proprio aveva il diritto di fargliela, il capo ufficio. Già s'era presentato, la mattina, con un'aria insolita, nuova; e cosa veramente enorme, paragonabile, che so? al crollo d'una montagna era venuto con più di mezz'ora di ritardo. Pareva che il viso, tutt'a un tratto, gli si fosse allargato. Pareva che i paraocchi gli fossero tutt'a un tratto caduti, e gli si fosse scoperto, spalancato d'improvviso all'intorno lo spettacolo della vita. Pareva che gli orecchi tutt'a un tratto gli si fossero sturati e percepissero per la prima volta voci, suoni non avvertiti mai. Così ilare, d'una ilarità vaga e piena di stordimento, s'era presentato all'ufficio. E, tutto il giorno, non aveva combinato niente. La sera, il capo ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte: E come mai? Che hai combinato tutt'oggi? Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con un'aria d'impudenza, aprendo le mani. Che significa? aveva allora esclamato il capo ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e scrollandolo. Ohé, Belluca! Niente, aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra d'impudenza e d'imbecillità su le labbra. Il treno, signor Cavaliere. Il treno? Che treno? - Ha fischiato. Ma che diavolo dici? Stanotte, signor Cavaliere. Ha fischiato. L'ho sentito fischiare... Il treno? Sissignore. E se sapesse dove sono arrivato! In Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo... Si fa in un attimo, signor Cavaliere! Gli altri impiegati, alle grida del capo ufficio imbestialito, erano entrati nella stanza e, sentendo parlare così Belluca, giù risate da pazzi. Allora il capo ufficio che quella sera doveva essere il malumore urtato da quelle risate, era montato su tutte le furie e aveva malmenato la mansueta vittima di tanti suoi scherzi crudeli. Se non che, questa volta, la vittima, con stupore e quasi con terrore di tutti, s'era ribellata, aveva inveito, gridando sempre quella stramberia del treno che aveva fischiato, e che, perdio, ora non più, ora ch'egli aveva sentito fischiare il treno, non poteva più, non voleva più esser trattato a quel modo. Lo avevano a viva forza preso, imbracato e trascinato all'ospizio dei matti. Seguitava ancora, qua, a parlare di quel treno. Ne imitava il fischio. Oh, un fischio assai lamentoso, come lontano, nella notte; accorato. E, subito dopo, soggiungeva: Si parte, si parte... Signori, per dove? per dove? E guardava tutti con occhi che non erano più i suoi. Quegli occhi, di solito cupi, senza lustro, aggrottati, ora gli ridevano lucidissimi, come quelli d'un bambino o d'un uomo felice; e frasi senza costrutto gli uscivano dalle labbra. Cose inaudite; espressioni poetiche, immaginose, bislacche, che tanto più stupivano, in quanto non si poteva in alcun modo spiegare come, per qual prodigio, fiorissero in bocca a lui, cioè a uno che finora non s'era mai occupato d'altro che di cifre e registri e cataloghi, rimanendo come cieco e sordo alla vita: macchinetta di computisteria. Ora parlava di azzurre fronti di montagne nevose, levate al cielo; parlava di viscidi cetacei che, voluminosi, sul fondo dei mari, con la coda facevan la virgola. Cose, ripeto, inaudite. *Chi venne a riferirmele insieme con la notizia dell'improvvisa alienazione mentale rimase però sconcertato, non notando in me, non che meraviglia, ma neppur una lieve sorpresa. Difatti io accolsi in silenzio la notizia. E il mio silenzio era pieno di dolore. Tentennai il capo, con gli angoli della bocca contratti in giù, amaramente, e dissi: Belluca, signori, non è impazzito. State sicuri che non è impazzito. Qualche cosa dev'essergli accaduta; ma naturalissima. Nessuno se la può spiegare, perché nessuno sa bene come quest'uomo ha vissuto finora. Io che lo so, son sicuro che mi spiegherò tutto naturalissimamente, appena l'avrò veduto e avrò parlato con lui. Cammin facendo verso l'ospizio ove il poverino era stato ricoverato, seguitai a riflettere per conto mio: "A un uomo che viva come Belluca finora ha vissuto, cioè una vita "impossibile", la cosa più ovvia, I'incidente più comune, un qualunque lievissimo inciampo impreveduto, che so io, d'un ciottolo per via, possono produrre effetti straordinarii, di cui nessuno si può dar la spiegazione, se non pensa appunto che la vita di quell'uomo è "impossibile". Bisogna condurre la spiegazione là, riattaccandola a quelle condizioni di vita impossibili, ed essa apparirà allora semplice e chiara. Chi veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà più tale; ma quale dev'essere, appartenendo a quel mostro. Una coda naturalissima. '' Non avevo veduto mai un uomo vivere come Belluca. Ero suo vicino di casa, e non io soltanto, ma tutti gli altri inquilini della casa si domandavano con me come mai quell'uomo potesse resistere in quelle condizioni di vita. Aveva con sé tre cieche, la moglie, la suocera e la sorella della suocera: queste due, vecchissime, per cataratta; I'altra, la moglie, senza cataratta, cieca fissa; palpebre murate. Tutt'e tre volevano esser servite. Strillavano dalla mattina alla sera perché nessuno le serviva. Le due figliuole vedove, raccolte in casa dopo la morte dei mariti, l'una con quattro, l'altra con tre figliuoli, non avevano mai né tempo né voglia da badare ad esse; se mai, porgevano qualche ajuto alla madre soltanto. Con lo scarso provento del suo impieguccio di computista poteva Belluca dar da mangiare a tutte quelle bocche? Si procurava altro lavoro per la sera, in casa: carte da ricopiare. E ricopiava tra gli strilli indiavolati di quelle cinque donne e di quei sette ragazzi finché essi, tutt'e dodici, non trovavan posto nei tre soli letti della casa. Letti ampii, matrimoniali; ma tre. Zuffe furibonde, inseguimenti, mobili rovesciati, stoviglie rotte, pianti, urli, tonfi, perché qualcuno dei ragazzi, al bujo, scappava e andava a cacciarsi fra le tre vecchie cieche, che dormivano in un letto a parte, e che ogni sera litigavano anch'esse tra loro, perché nessuna delle tre voleva stare in mezzo e si ribellava quando veniva la sua volta. Alla fine, si faceva silenzio, e Belluca seguitava a ricopiare fino a tarda notte, finché la penna non gli cadeva di mano e gli occhi non gli si chiudevano da sé. Andava allora a buttarsi, spesso vestito, su un divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in un sonno di piombo, da cui ogni mattina si levava a stento, più intontito che mai. Ebbene, signori: a Belluca, in queste condizioni, era accaduto un fatto naturalissimo. Quando andai a trovarlo all'ospizio, me lo raccontò lui stesso, per filo e per segno. Era, sì, ancora esaltato un po', ma naturalissimamente, per ciò che gli era accaduto. Rideva dei medici e degli infermieri e di tutti i suoi colleghi, che lo credevano impazzito. Magari! diceva Magari! Signori, Belluca, s'era dimenticato da tanti e tanti anni ma proprio dimenticato che il mondo esisteva. Assorto nel continuo tormento di quella sua sciagurata esistenza, assorto tutto il giorno nei conti del suo ufficio, senza mai un momento di respiro, come una bestia bendata, aggiogata alla stanga d'una nòria o d'un molino, sissignori, s'era dimenticato da anni e anni ma proprio dimenticato che il mondo esisteva. Due sere avanti, buttandosi a dormire stremato su quel divanaccio, forse per l'eccessiva stanchezza, insolitamente, non gli era riuscito d'addormentarsi subito. E, d'improvviso, nel silenzio profondo della notte, aveva sentito, da lontano, fischiare un treno. Gli era parso che gli orecchi, dopo tant'anni, chi sa come, d'improvviso gli si fossero sturati. Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d'un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili angustie, e quasi da un sepolcro scoperchiato s'era ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo che gli si spalancava enorme tutt'intorno. S'era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero dietro a quel treno che s'allontanava nella notte. C'era, ah! c'era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c'era il mondo, tanto, tanto mondo lontano, a cui quel treno s'avviava... Firenze, Bologna, Torino, Venezia... tante città, in cui egli da giovine era stato e che ancora, certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. Sì, sapeva la vita che vi si viveva! La vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui! E seguitava, quella vita; aveva sempre seguitato, mentr'egli qua, come una bestia bendata, girava la stanga del molino. Non ci aveva pensato più! Il mondo s'era chiuso per lui, nel tormento della sua casa, nell'arida, ispida angustia della sua computisteria... Ma ora, ecco, gli rientrava, come per travaso violento, nello spirito. L'attimo, che scoccava per lui, qua, in questa sua prigione, scorreva come un brivido elettrico per tutto il mondo, e lui con l'immaginazione d'improvviso risvegliata poteva, ecco, poteva seguirlo per città note e ignote, lande, montagne, foreste, mari... Questo stesso brivido, questo stesso palpito del tempo. C'erano, mentr'egli qua viveva questa vita " impossibile ", tanti e tanti milioni d'uomini sparsi su tutta la terra, che vivevano diversamente. Ora, nel medesimo attimo ch'egli qua soffriva, c'erano le montagne solitarie nevose che levavano al cielo notturno le azzurre fronti... sì, sì, le vedeva, le vedeva, le vedeva cosi... c'erano gli oceani... Ie foreste... E, dunque, lui ora che il mondo gli era rientrato nello spirito poteva in qualche modo consolarsi! Sì, levandosi ogni tanto dal suo tormento, per prendere con l'immaginazione una boccata d'aria nel mondo. Gli bastava! Naturalmente, il primo giorno, aveva ecceduto. S'era ubriacato. Tutto il mondo, dentro d'un tratto: un cataclisma. A poco a poco, si sarebbe ricomposto. Era ancora ebro della troppa troppa aria, lo sentiva. Sarebbe andato, appena ricomposto del tutto, a chiedere scusa al capo ufficio, e avrebbe ripreso come prima la sua computisteria. Soltanto il capo ufficio ormai non doveva pretender troppo da lui come per il passato: doveva concedergli che di tanto in tanto, tra una partita e l'altra da registrare, egli facesse una capatina, sì, in Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo: Si fa in un attimo, signor Cavaliere mio. Ora che il treno ha fischiato... |
Dai lettori...
Il matto con gli stivali di Marco...Consigli e classifiche - I consigli dei lettoriDomenica 02 Aprile 2017 Il matto con gli stivali di Marco Miele (consigliato da Edoardo) Siamo arrivati al terzo episodio dei racconti del commissario Nero, al secolo Franco Danzi con questo breve ma denso di contenuti quot; Il Matto con gli stivaliquot;. Marco Miele (l'autore) chiude il cerchio( ma si potrebbe riaprire in qualsiasi momento) dei racconti dei compagni di... Leggi tutto... | Nel mare ci sono i coccodrilli di...Consigli e classifiche - I consigli dei lettoriVenerdì 31 Marzo 2017 Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda (consigliato da Emilia ) Consiglio vivamente di leggere questo libro , soprattutto ai ragazzi che vogliono avvicinarsi alla lettura .Storia vera e attuale di un bambino , oramai adulto, che attraversa il mare con un gommone per salvare la propria vita .Trama avvincente e sensazionale .... Leggi tutto... | Il matto con gli stivali di Marco...Consigli e classifiche - I consigli dei lettoriDomenica 12 Marzo 2017 Il matto con gli stivali di Marco Miele (consigliato da erica) Giallo in maremma da leggere... Leggi tutto... | 1984 di George Orwell (consigliato...Consigli e classifiche - I consigli dei lettoriVenerdì 03 Marzo 2017 1984 di George Orwell (consigliato da pino) 5/5... Leggi tutto... |
Chi mi consiglia una poesia?
Al mio fianco tu respiri (di Octavio Paz)Chi mi consiglia una poesia? - Le poesieRumori confusi, incerto chiarore. Leggi tutto... | Sono folle di te amore (di Alda Merini)Chi mi consiglia una poesia? - Le poesie
Sono folle di te, amore Leggi tutto... | Nazim Hikmet - Ciò che ho scritto di noiChi mi consiglia una poesia? - Le poesieCiò che ho scritto di noi è tutta una bugia Leggi tutto... | Veleggio come un'ombra... di Alda Merini... bella bella bella! Leggetela!Chi mi consiglia una poesia? - Le poesieVeleggio come un'ombra nel sonno del giorno e senza sapere mi riconosco come tanti Leggi tutto... |
I nuovi autori
LibelluleGli articoli - I nuovi autori![]() *** Libellule di Veronica D'Appollonio *** Immagine di copertina: Marta Orlowska, "Lady with... Leggi tutto... | Un ponte verso nessun doveGli articoli - I nuovi autori![]() *** Un ponte verso nessun dove di Alessandro Lombardi *** In un’età in cui al “che farò da... Leggi tutto... | Il dio sordo - Mia immortale amataGli articoli - I nuovi autori![]() *** Il dio sordo - Mia immortale amata di Antonio Scotto di Carlo *** La Musica è il... Leggi tutto... | JOSHUAGli articoli - I nuovi autori![]() *** JOSHUA di Massimiliano Riccardi *** " Il male esiste. Esistono gli uomini che lo... Leggi tutto... |
I passi
da "La tempesta" di Kahlil GibranGli articoli - I passi dei libriYusif El Fakhri aveva trent'anni quando si ritirò dalla società per andare a vivere in un eremo... Leggi tutto... | da "La campana di vetro" di Sylvia PlathGli articoli - I passi dei libriFu un'estate strana, soffocante, l'estate in cui i Rosenberg morirono sulla sedia elettrica, e... Leggi tutto... | da Come un romanzo (di Daniel Pennac) ... che passione la lettura!!!Gli articoli - I passi dei libriSì, allora il tempo era sempre troppo bello per leggere, e la notte troppo buia. Se ci fate... Leggi tutto... | da La marchesa di O... (di Heinrich von Kleist)Gli articoli - I passi dei libri(Da una vicenda realmente accaduta, la cui rappresentazione scenica potrebbe svolgersi fra una... Leggi tutto... |
I racconti
Porto meco uomini di...Gli articoli - I raccontiPorto meco uomini di quest'isola e delle altre da me visitate i quali faranno testimonianza di... Leggi tutto... | Immaginatevi (racconto di...Gli articoli - I raccontiImmaginatevi fantasmi, dei, diavoli Immaginatevi inferni e paradisi, città sospese tra i cieli... Leggi tutto... | Al lupo! Al lupo! (di Esopo)Gli articoli - I raccontiIn un villaggio viveva un pastore che di notte doveva fare la guardia alle pecore. Si divertiva... Leggi tutto... | Il grillo del signor Fabre...Gli articoli - I racconti
Siamo a Londra. In una vasta e tumultuosa via alberata di Londra. Strepito di cavalli e di... Leggi tutto... |
Le recensioni
Qualcosa di scritto (di Emanuele Trevi, Ponte Alle Grazie)Gli articoli - Le recensioni"Sono rarissimi gli incontri che davvero, come si dice, lasciano un segno. Parlo di un segno... Leggi tutto... | Il terrazzino dei gerani timidi (di Anna Marchesini) - recensione di Davide DottoGli articoli - Le recensioniPare introducano, i gerani, una vita al minimo, sonnolenta, nel loro aspetto convalescente e... Leggi tutto... | Bella Napoli (di Vincenzo Moretti) - recensione di Giuseppe PicanoGli articoli - Le recensioniSono napoletano anche se vivo da molti anni in provincia di Milano e più o meno una volta al... Leggi tutto... | Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali (di Ilaria Feole, Bietti)Gli articoli - Le recensioniBietti, che si conferma casa editrice dal catalogo originale, pubblica la prima monografia... Leggi tutto... |
Commenti
buy cialis
cialis: viaseptoday.com/
cheap cialis online
generic cialis online
generic cialis online: viaseptoday.com/
cialis online
cheap cialis online
cheap cialis online: viaseptoday.com/
buy cialis online
online viagrano viagra paypal
buy viagra onlineespn radio ads for viagra
viagra genericviagra generico come funziona
viagra
online viagramedicaid viagra
buy viagraviagra price nz
viagra without doctor prescriptionvia gra generique dangereux
buy generic viagra online
viagra: viagraaqwe.com/
buy viagracan wife take viagra
viagra online: viagraeuw.com/
buy viagra onlineorder viagra online safe
buy generic viagra: viagratodaybest.com/
buy generic viagrai use it viagra mail order
buy cheap viagra online: viagraviagra20.com/
buy generic viagra online
viagra: viagraaqwe.com/
buy viagra onlineother pills like of viagra
buy generic viagra: viagraeuw.com/
online viagra150 mg viagra uk
generic viagra: viagratodaybest.com/
buy viagrai use it viagra mail order
buy viagra: viagraviagra20.com/
buy generic viagra
buy viagranatural supplement viagra
cheap viagra onlinepresentac ion viagra
viagra genericviagra 50 mg fiyat
buy viagra online
buy viagra onlinemedicaid viagra
buy viagra onlinelargest buyer viagra
canadian viagra007 viagra
viagra cheap
online viagracoste de pastillas viagra uk
generic viagra onlineviagra leistungssteige rung
viagra onlineacheter viagra puissant
buy cheap viagra online
cheap viagra: viagraaqwe.com/
viagravente de viagra en espagne
buy viagra online: viagraeuw.com/
viagravendo viagra en mano madri
cheap viagra: viagratodaybest.com/
online viagraviagra workout
viagra online: viagraviagra20.com/
viagra cheap
viagra onlinevisit our site soft viagra
buy viagraviagra benzos
canadian viagra100 mg viagra etkileri
buy viagra online
viagra online: viagraaqwe.com/
viagra cheapviagra orders online australia
cheap viagra online: viagraeuw.com/
cheap viagra onlineviagra herbolario
viagra: viagratodaybest.com/
generic viagraviagra perscrpitions canada
generic viagra: viagraviagra20.com/
viagra generic
online viagraviagra aux plantes
cheap viagra onlineonly here free samples viagra
cheap viagracomprar viagra en europ
viagra cheap
c51a
53e7 is pills at is
53e7 is costco at
53e7
cialisuyew.com/
53e7 at is safety at
53e7 where to be pills like is
53e7
53e7 is frauen online kaufen
53e7 is y is tomar juntos
53e7
53e7 be is in western cape
53e7 is masculin
53e7
3d96 is consecuencias
3d96 online is ireland
3d96 just try how much is is
3d96
3d96 is at is ok
3d96 pfizer barato is
3d96 try it is no rx
3d96
3d96 cheapest is online
3d96 is prescriptions uk
3d96 why is is used
3d96
3d96 ou acheter du is franc
3d96 compare is uk
3d96 street price on is 50mg
3d96
3d96 is is vente libre
3d96 cheapest is prices canada
3d96 is onlineshop ohne rezept
3d96
viagener2020.com/ kpa viagra i sverige
viagiowow.com/ best prices on generic viagra
viagraaqwe.com/ new viagra pill
viagraeuw.com/
99a2
99a2
99a2
99a2
53e7 how to get is new zealand
53e7 cash advance in east ridge tn
53e7
53e7 costo is italia
53e7 tax cash express
53e7
53e7 how to get is new zealand
53e7 dollar payday loans
53e7
53e7 view 50mg is
53e7 legal assistance with payday loans
53e7
53e7 is berlin kaufen
53e7 payday loan any credit
53e7
3d96 uk is uk discount
3d96 is dosage and uses
3d96 where to be is in london
3d96
3d96 diffrence levitra is
3d96 cheap at is online
3d96 get at is online
3d96
3d96 can pink is use by man
3d96 look here is levitra
3d96 dove ordinare is online
3d96
3d96 vrai is en ligne
3d96 at is picture 10mg
3d96 brand name is
3d96
cia20online.com/ cialis rabatt kanada
cialishhqoeur.com/ cialis tadalafil avis
cialisooie.com/ visit web site buying cialis
cialisuqpor.com/
viagraaqwe.com/
via1buynow.com/ sample of viagra fast shipping
viagener2020.com/ where can i get viagra in uk
viagiowow.com/
via1buynow.com/ discount prices on viagra
viagener2020.com/
viagraviagra20.com/